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La qualità degli interventi di restauro sul Colosseo non rispecchia gli standard dettati dalle corrette metodologie di conservazione che da decenni vengono adottate sui beni artistici, storici e monumentali italiani.
La lettera inviata ai Ministri Renzi e Franceschini, da RSF Italia vuole essere un messaggio di allarme su come si stanno svolgendo i lavori su uno dei monumenti più importanti del modo, ma è anche occasione per fare denuncia sulla causa che ha determinato tale situazione, ovvero la modalità di affidamento dei lavori di restauro.
Sempre di più infatti, gli appalti vengono affidati alle imprese edili generali, che si trovano a gestire i finanziamenti economici, nonché la tempistica dei lavori di restauro, affidando in subappalto con criteri al massimo ribasso il trattamento delle superfici archeologiche, oppure assumendo restauratori in regime di subordinazione, con contratti adatti all'edilizia industriale.
Queste condizioni, oltre a danneggiare gravemente la categoria delle imprese dei restauratori specializzati, determinano l'inevitabile decadimento della qualità degli interventi, come si può constatare dalle immagini in alta definizione scattate sulle superficie già trattate del Colosseo, pubblicate su questa pagina.
La documentazione fotografica è messa a disposizione di tutti da RSF Italia, per valutare di persona la qualità dei lavori appena terminati.
Per la prima volta si utilizza la fotografia in alta definizione, per documentare e rendere subito fruibile al pubblico un intervento di restauro di un bene monumentale di questa tipologia ed importanza, osservando da vicino superfici situate a 50 mt da terra. Ci auguriamo che in futuro le riprese a distanza in HD possano essere inserite nella richiesta standard della documentazione negli interventi di restauro.
La trasparenza ci fa partecipare e ci fa crescere, oltre ad essere la cura migliore per favorire la qualità.
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